La seconda serata del Festival delle Colline Mediterranee – in programma domani, martedì 1 luglio, nell’arena di Tenuta dei Normanni a Salerno (con ingresso dalle ore 20:30) – accenderà i riflettori da un lato sul potere silenzioso della nuova “borghesia mafiosa” e dall’altro sul fenomeno migratorio e sulle vicende degli ultimi e degli emarginati. Tre i protagonisti d’eccezione del dibattitto: il giornalista e scrittore Attilio Bolzoni; don Mattia Ferrari, cappellano di bordo della ONG Mediterranea Saving Humans e il giornalista, autore e regista Domenico Iannacone.
Per 40 anni cronista e inviato per Repubblica e oggi editorialista del Domani, Attilio Bolzoni è uno dei massimi esperti di criminalità mafiosa e con il suo ultimo libro “Immortali – Perché la mafia è tornata com’era prima di Giovanni Falcone” (Fuoriscena) compie un’approfondita analisi. Ogni epoca ha la sua mafia e oggi è il tempo della «mafia degli incensurati». La verità è che, nascosta dietro ai tamburi di guerra che minacciano l’Europa e il mondo e coperta dalla distrazione ormai pervasiva sui media, la mafia si è ripresa il potere, con una vera e propria “borghesia mafiosa” a cui Attilio Bolzoni dedica un nuovo racconto, necessario per smascherare le sue trame.
Cresciuto nella parrocchia di Formigine, in provincia di Modena e ordinato sacerdote nel 2018, a 25 anni don Mattia Ferrari si imbarca sulla Ong Mediterranea per prestare soccorso ai migranti dispersi in mare sulle rotte dalla Libia.
Di questa sua esperienza racconta nei libri “Pescatori di uomini” (Garzanti), scritto insieme al giornalista Nello Scavo, e “Salvato dai migranti” (EDB) con la presentazione di Papa Francesco.
Nel febbraio 2024 è stato avvisato da META di far parte della rete di persone al centro dello spionaggio digitale del software di hacking Paragon.
Giornalista, autore e regista, Domenico Iannacone ha ideato e condotto il programma “I dieci comandamenti” e dal 2019 è in onda con “Che ci faccio qui”, uno tra i programmi di approfondimento più seguiti di Rai3 che, con uno sguardo empatico e mai giudicante, dà voce agli invisibili, facendo della televisione un luogo di riflessione e coscienza civile.
Per cinque volte gli è stato attribuito il Premio Ilaria Alpi, nel 2015 ha vinto il Premio Paolo Borsellino e nel 2017 il Premio Goffredo Parise. Con il film documentario “Lontano dagli occhi” ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, nel 2021 gli viene assegnato il Premio Kapuściński e nel 2022 è tra i vincitori de Il Premiolino.
Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.
Ad Attilio Bolzoni, don Mattia Ferrari e Domenico Iannacone verrà conferito il “Premio Il Normanno” dall’associazione culturale “Do.Po.”, dedicata alla memoria dell’imprenditore Mimmo Postiglione e promotrice del Festival delle Colline Mediterranee.
Intervengono alla serata, condotta da Eduardo Scotti: Andrea Prete, presidente di Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno; Ottavio Lucarelli, presidente dell’OdG Campania; Carla Errico, capo redazione de “Il Mattino”; Mariano Ragusa, già coordinatore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno; Paola de Roberto, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno; don Antonio Romano, vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Salerno per la Carità, lo Sviluppo sostenibile e la Giustizia sociale e Luca Cifarelli di Limen.
Nella terza serata, giovedì 3 luglio, il regista Andrea Carraro porterà in scena “Le Troiane”, una delle tragedie più belle di Euripide. L’introduzione della serata è affidata alla professoressa Ida Lenza, dirigente del Liceo classico Torquato Tasso di Salerno.
Protagonista della quarta serata del Festival, venerdì 4 luglio, sarà il giornalista e scrittore Sergio Rizzo, già vicedirettore della Repubblica, editorialista del Corriere della Sera e opinionista nei maggiori talk televisivi, che presenterà il suo libro “2027. Fuga dalla Democrazia”.
Lunedì 7 luglio, l’eclettico trombettista americano Keyon Harrold, con la sua favolosa band, incanterà il pubblico dell’arena di Tenuta dei Normanni. Nominato ai Grammy Award 2025 con il suo ultimo album “Foreverland”, l’artista ha aggiunto la tappa al Festival come unica data nel Sud Italia del suo tour europeo e regalerà al pubblico della quinta serata del Festival un concerto che spazia dal jazz all’R&B, dal pop al gospel, dal blues all’hip hop.
A chiudere in bellezza il Festival, giovedì 10 luglio, sarà il cantautore Pierdavide Carone, vincitore quest’anno della terza edizione di “Ora o mai più” su Rai 1 e del premio della critica per la miglior canzone al “San Marino Song Contest”. Accompagnato dalla band pop-rock del Conservatorio G. Martucci dedicherà un concerto tributo all’indimenticabile Lucio Dalla, suo mentore e produttore. Introduce la serata Veronica Pompeo, giornalista di Radio Rai.
Per i concerti del 7 e 10 luglio è possibile acquistare i biglietti su www.etes.it mentre per le serate di 1 | 3 | 4 luglio è previsto accesso libero con un contributo (per info e prenotazioni: +39 339 8521212 – 366 708 5494 – www.festivalcollinemediterranee.it).