La seconda serata del Festival accenderà i riflettori da un lato sul fenomeno migratorio e le vicende degli ultimi e degli emarginati e dall’altro sul potere silenzioso della nuova “borghesia mafiosa”. Tre i protagonisti del dibattitto: il giornalista e scrittore ATTILIO BOLZONI; il sacerdote DON MATTIA FERRARI, cappellano di bordo della ONG Mediterranea Saving Humans e il giornalista, autore e regista DOMENICO IANNACONE.
Per 40 anni cronista e inviato per Repubblica e oggi editorialista del Domani, Attilio Bolzoni è uno dei massimi esperti di criminalità mafiosa e con il suo ultimo libro “Immortali – Perché la mafia è tornata com’era prima di Giovanni Falcone” (Fuoriscena) compie un’approfondita analisi. Ogni epoca ha la sua mafia e oggi è il tempo della «mafia degli incensurati». La verità è che, nascosta dietro ai tamburi di guerra che minacciano l’Europa e il mondo e coperta dalla distrazione ormai pervasiva sui media, secondo i quali non fa notizia, se non quando scattano arresti di personaggi che ormai vivono da emarginati nella trama reale del potere criminale, la mafia si è ripresa il potere, con una vera e propria “borghesia mafiosa” a cui Attilio Bolzoni dedica un nuovo racconto, necessario per smascherare le sue trame.
Cresciuto nella parrocchia di Formigine, in provincia di Modena, ordinato sacerdote nel 2018, a 25 anni don Mattia Ferrari si imbarca sulla Ong Mediterranea per prestare soccorso ai migranti dispersi in mare sulle rotte dalla Libia. Di questa sua esperienza racconta nei libri “Pescatori di uomini” (Garzanti), scritto insieme al giornalista Nello Scavo, e “Salvato dai migranti” (EDB) con la presentazione di Papa Francesco. Nel febbraio 2024 è stato avvisato da META di far parte della rete di persone al centro dello spionaggio digitale del software di hacking Paragon.
Giornalista, autore e regista, Domenico Iannacone ha ideato e condotto il programma “I dieci comandamenti” e dal 2019 è in onda con “Che ci faccio qui”, uno tra i programmi di approfondimento più seguiti di Rai3 che, con uno sguardo empatico e mai giudicante, dà voce agli invisibili, facendo della televisione un luogo di riflessione e coscienza civile. Per cinque volte gli è stato attribuito il Premio Ilaria Alpi, nel 2015 ha vinto il Premio Paolo Borsellino e nel 2017 il Premio Goffredo Parise. Con il film documentario “Lontano dagli occhi” ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, nel 2021 gli viene assegnato il Premio Kapuściński e nel 2022 è tra i vincitori de Il Premiolino. Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.
Ad Attilio Bolzoni, don Mattia Ferrari e Domenico Iannacone verrà conferito il “Premio Il Normanno” dall’associazione culturale “Do.Po.”, dedicata alla memoria dell’imprenditore Mimmo Postiglione e promotrice del Festival delle Colline Mediterranee.
Intervengono Andrea Prete, presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno; Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti; Carla Errico, capo della redazione de “Il Mattino”; Mariano Ragusa, già coordinatore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno; Paola de Roberto, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno e don Antonio Romano, vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Salerno per la Carità, lo Sviluppo sostenibile e la Giustizia sociale.
_INCONTRO
MAFIA, MIGRANTI, NUOVE POVERTÀ
ATTILIO BOLZONI
giornalista e scrittore
DON MATTIA FERRARI
cappellano delle navi salva migranti
DOMENICO IANNACONE
giornalista, autore e regista
INGRESSO DALLE ORE 20:30 – INIZIO ORE 21:00
INFO E PRENOTAZIONI: +39 339 8521212 – 366 7085494